"Taci come il mare" è un libro di poesie da leggere in silenzio. Sul far della sera, quando il cuore raccoglie le sensazioni più belle e la luce del giorno si attenua lentamente a dare vita a quella dei lampioni, lungo le strade, là  dove si baciano gli innamorati. La poesia di Lerri Baldo è armoniosa nel verso, soave nell'espressione e denota una densità  di pensiero e di contenuto tale da dimostrare una notevole preparazione culturale.

Il valore dei suoi versi racchiude ed esprime in cadenze armoniose, in perfetto sincronismo musicale, echi di memorie e sottili palpiti del cuore.

 

Nicla Morletti

Nota della casa editrice:

Per chi ama la poesia, rispecchiandosi nel mondo, senza infingimenti e false fantasiosità, ove si sentono certe macchinazioni più vicine al mondo della pubblicità che alle genuine scoperte delle nostre interiorità assopite. Per chi ama constatare come l'amore non sia solo illusione o abbandono, ma soprattutto consapevolezza e raffronto. Per chi sceglie un linguaggio non costruito o meccanico, ma viscerale e limpido, per chi ama chiamare ogni sentimento con il proprio nome. Così si va dal sogno al dolore, dalla vita ai contrasti, all'ammissione che la vita scorre solo se c'è una guida morale da seguire.


Recensione di Luciano Nanni

Che via sia un influsso dei cantautori in questa seconda raccolta (la prima è apparsa tre anni fa) nulla toglie a un tipo di verso che si adatta alla musicalità: ciò naturalmente non è negativo, tutt’altro; semmai l’attenzione va posta sui contenuti, che affrontano tematiche sociali, specialmente nelle prime due parti del libro; la terza (Onde) rispecchia di più il dato sentimentale, come ne ‘Il colore dell’oro’; e di bei versi ve ne sono a profusione, a cominciare dal brillante inizio di ‘Il fuoco dei melograni’, lirica che riesce a contemperare realtà e pensiero in un insieme figurativo e ideale
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Recensione di Annalisa Stamegna


Lerri Baldo è un poeta e un pittore. Ritrae emozioni. Intuisce i suoi versi come rappresentazioni di realtà, e anche la sua poesia è policroma, nei temi e nella forma. Si muove, con versatilità e disinvoltura, dal sentimento amoroso alla politica, dalla lirica alla narrazione.La vista sembra essere il fil rouge che unisce ogni verso e ogni  poesia di Baldo nella raccolta “Taci come il mare”. Il senso stesso è il principale interprete dei componimenti: esso è immagine, concetto, idea, nella quale il Poeta si riflette per rievocare le sue percezioni. Le sue poesie sono ritratti di vita caratterizzati
da gradazioni, sfumature, dosaggi di colore e luce, e sono ispirate dai piccoli dettagli: un oggetto di uso comune, una ciocca di capelli, una foglia arsa dai primi freddi dell’inverno."Acquamarina", "Taci come il mare" e "Onde" sono i titoli delle sezioni che compongono questa raccolta, che è sguardo ardente ed appassionato sulla vita, incorniciato dalle emozioni del Poeta.

 

Recensione de: "Il Trentino" - Sandra Mattei

 

Baldo: liriche d’ amore e di impegno

Trentino — 16 dicembre 2009  

 

E’ un originale connubio tra poesia lirica e poesia civile, quella che esprime Lerri Baldo nei suoi versi raccolti in «Taci come il mare», libricino edito da “Fermenti” (86 pagg., 13 euro).  Le 45 liriche sono la produzione degli ultimi anni di questo giovane poeta di Aldeno, nato nel 1980, che afferma di ispirarsi ai versi di Montale e Pavese. Una raccolta suddivisa in tre capitoli, intitolati “Acquamarina”, “Taci come il mare” e “Onde” nei quali l’autore spazia dalle poesie squisitamente d’amore a quelle con una vis polemica, che denota un sano impegno civile. Sono versi carichi di sentimenti quelli di Lerri Baldo, rivolti alla donna amata che trasforma in una entità eterea eppure così palpabile, che si insinua nelle pieghe della pelle, fino a far ammutolire il poeta. Dalla poesia “Non t’ho detto l’amore” ecco i versi che esprimono le sensazioni suscitate dall’amata: «L’amore si scrive in levare,/ non ha voce,/ non ha parola per il sentimento,/ perché sentimento non dice i tuoi occhi,/ non dice il tocco di riso sulle tue guance,/ la dolcezza infinita che sei tu,/ per romper la penna e il mio senno». Ma sono anche versi che esprimono l’amore per la terra, per le sue creature e non mancano i rinvii alla natura per raccontare il fascino di una donna. In “Taci come il mare”, che dà il titolo alla raccolta, Baldo scrive: «Sei un’onda che si frange/ e ritorna morbida come i tuoi capelli di schiuma/ contro al porto, contro ai miei piedi/ perché ho anch’io un corpo/ che resiste alla sera/ al tuo cuore duro,/ alla distanza». La lirica si fa evocativa, fa intuire un colore, un rumore, un ricordo. Ma la lirica diventa tagliente quando è l’occasione per denunciare i mali del nostro tempo, l’indifferenza, la paura per il diverso, la mancanza di rispetto per l’ambiente.  Una poesia che si fa testimonianza civile, rifacendosi a citazioni musicali, come quelle dei cantautori italiani che hanno fatto la storia della musica, da Francesco De Gregori a Claudio Lolli. E questo impegno, riempie di speranza. 

 

Recensione di Donato Di Stasi

 

Vi è in questo testo del giovane autore Lerri Baldo l’idea di sdoppiare l’Io narrante, il personaggi lirico, da un lato nel coinvolgimento sentimentale, dall’altro nella denuncia, ed è significativo come la poesia civile venga qui a intersecarsi con la poesia d’amore.

C’è da parte dell’autore il tentativo di far valere la propria indignazione contro “l’obnubilamento delle coscienze” con  una poesia che offre i suoi  “limpidi strali” contro una società che predica invece l’indifferenza. Questo mi pare sia il problema essenziale. Viviamo in un tempo che predica la disperazione, la dispersione, e privo fondamentalmente di illusioni. E’ importante richiamare il senso della parola illusione: “illusiones” quindi “inganno”, il potere che gioca con le singole esistenze.  Quella di  coniugare la poesia sentimentale  e la poesia civile è un’attitudine che viene da autori di fama consolidata , uno fra tutti Paul Eluard,   dove l’amore era il primo elemento di una visione universale nella quale la ritrovata armonia fra gli uomini significasse il superamento dello sfruttamento di classe, dell’alienazione tipica del ‘900. 

 

Un piccolo lembo di latta

sul quale brilla il sole,

quando sono le sette, alla sera.

Passa in una nebbia, un bagliore,

s’accende appena un istante

a lambire il minuto,

poi dissipa,

commuove un poco,

scompare.

 

Qui viene trattato il classico tema del tempus fugit, della vanità del tutto, il disperato rapporto fra l’effimero e l’assoluto, e  ancora una volta c’è da un lato una società che teme in ogni istante di dissolversi nella sotterranea violenza di cui tutti quanti siamo vittime e  dall’altro invece c’è la scrittura che fortemente tenta di arginare il vissuto. Ecco quindi il rivolgersi da parte dell’autore a un tu metafisico, ad un interlocutore atteso:  “Passeggiare con te è andare oltre il confine, è eternare un  momento della sera” E ancora: “il senso di ogni poeta è chiamare per nome ogni momento del giorno”, e allora proprio perché viviamo in un tempo indifferente che si dissolve ripetitivo e meccanico la poesia e la scrittura tentano di affermare l’unicità di ogni istante, la differenza e la validità del sentimento. E’ indubbio che fra la visione scientifica razionale e la visione morale vi sia quella componente, quella facoltà  dell’uomo che oggi forse non viene capita e a tratti anche ridicolizzata, che è il sentimento, il sentimento che invece in senso filosofico e poetico è il tentativo di avvertire nel mondo una finalità: non solo la morte e la dissoluzione ma una finalità; l’autore dice che “al di là del visibile e del tangibile c’è un senso buono che riunisce tutti gli affetti del mondo”,come dire che è possibile ancora parlare di una metafisica, non sappiamo quanto forte o quanto debole, ma che non è possibile racchiudere l’esistenza soltanto nella razionalità, nella tecnica e nei processi sociali.

 

 

Mi piace l’idea che è una poesia questa che fugge a un genere, non è sentimentale e non è civile, non è una poesia d’amore e non è una poesia di invettive. Spesso si compongono libri soltanto d’amore o libri soltanto di passione civile, questo è un libro che tenta di coniugare gli aspetti differenti del sentimento e dell’anima in un quadro realistico-narrativo, certamente di qualche valore,  che dovrebbe essere l’inizio di un percorso originale, in quanto vicino all’origine della nostra natura, e che può dare i suoi frutti anche in un prossimo futuro.

 

 

 

TACI COME IL MARE

 

di Lerri Baldo

 

Editrice Fermenti

Collana Nuovi Fermenti/Poesia

 

Luglio 2009

 

pp. 90 -  (12 cm x 17 cm)

 

ISBN 978-88-89934-90-6

 

Genere: poesia